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Ogni singola tabella è costituita da una o più cretule che presentano sia lo stesso segno inciso che la stessa impronta. Qualora la cretula presenti due facce con segni incisi diversi (e sia numerata quindi due volte in GORILA 2) verrà ripetuta anche nel database. A differenza di Hallager, che stende un elenco basato sulla sequenza dei numeri di inventario dei musei, seguiremo l'ordine di GORILA. In tal modo la priorità sarà data al segno e non al sigillo impresso, e questo risulterà utile nelle queries incrociate del database.
I numeri di GORILA prevedono che i nodules abbiano una numerazione fra il 1000 e il 1999 (in tal modo, fermandosi i nodules di GORILA al numero 1861, si ha la possibilità, come in effetti è accaduto, di inserire altri nodules ritrovati successivamente). Per i scellés la numerazione rientra nei numeri 2000, per le rondelles nei 3000. Le forme individuate da Hallager, Wd e We, mantengono il numero dato in GORILA mentre cambia la sigla, che diviene Wd (two-hole hanging nodules) e We (noduli): nella sequenza e nella sigla dei numeri, manteniamo comunque quelle di GORILA, specificando quando necessario la variazione.
Mentre in Cat. A (cioè il Catalogo delle sigillature) i flat-based nodules di Haghia Triada hanno un ruolo rilevante, in Cat. B (cioè il catalogo dei segni incisi) sono presenti solo due nodules di questa tipologia, in quanto tutti gli altri non presentano segni incisi. Il numero complessivo di queste sigillature è di 76, seguendo Hallager 1996 II: 219-221, con un prevalere del tipo "1-seal recumbent nodule"(57) sul "2-seals recumbent nodule" e "2-seals standing nodule". E' da notare come Hallager e CMS II,6 talvolta non concordino sulla forma della stessa cretula, che viene riconosciuta o come "flat-based nodule" (Hallager) o come "nodulus" (CMS II,6).
Nella numerazione di Cat. B seguiranno nell'ordine: