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Paragrafo 7Uscì fuori. Qui le cicale si sentivano ancora più forti. Provò a tapparsi le orecchie, ma sapeva già che non c’era nulla da fare. Era un suono che trapassava tutto!!! Scosse la testa, e si mise in moto. L’Intendente era spesso fuori, per il villaggio o persino per i campi. Pensò che forse sarebbe stato meglio passare dal suo ufficio, giù dopo il granaio, almeno lì le avrebbero detto dove poteva trovarlo. Iniziò a sgambettare. Passò la rampa, e fu del tutto allo scoperto, di fronte al villaggio. La strada tra le case era polverosa, il sole picchiava, e lei aveva già sete. Cominciò un po’ a pentirsi di aver accettato l’incarico. Tutto sommato, le matasse non erano così male…almeno erano all’ombra! Mpf! Un forte raglio di protesta fece eco ai suoi pensieri scorati. Rasente la casa più vicina, con la testa in basso per cogliere la minima possibilità di ombra, c’era un ciuchino. Aveva gli occhi socchiusi bordati di chiaro, e un’orecchia a mezz’asta. Zuzù lo riconobbe subito: era quello del papà di Pim! E infatti, poco più avanti, proprio di fronte all’ufficio dell’Intendente, giocava il suo amico Pim, il figlio del vasaio. Aveva ancora i capelli sporchi d’argilla e si rigirava qualcosa tra le mani. “Ciao, Pim!” salutò lei. “Ciao, Zuzù!” fece lui. “Ma che ci fai fuori con questo sole? Io mi sto arrostendo!” “Tuo papà è dentro?” “Sì, parla con l’Intendente. Mi aveva detto che ci avrebbe messo un attimo, ma invece…uff!”
Continua con Zuzù oppure vai dal Segretario. Oppure segui gli altri sigilli: sigillo col toro o donna su animale fantastico.
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