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Paragrafo 6Zuzù era contentissima di evitarsi l’ennesimo lavoro noioso, anche se le dispiaceva di aver lasciato Bri Bri. Subito corse di nuovo fuori, girando stavolta verso la scala che portava sulla corte esterna. Passò davanti alla porta dell’ufficio, che era aperta, ma l’aiutante del Segretario sulla soglia le fece cenno di proseguire. “Hmm, mi sa che è successo qualche pasticcio!”, pensò Zuzù. “E anche la Signora è nervosa!” Le pareti di quella parte del primo piano erano tutte coloratissime: rossi, gialli e blu, e tutta una nicchia affrescata come un magnifico giardino. Lei rimase come sempre a guardarle un po’ a naso all’insù. Un giardino ancora più bello era raffigurato in una delle stanze riservate al piano di sotto, con gatti in agguato e antilopi balzanti, e due donne con delle magnifiche gonne a disegni brillanti: però era raro che la lasciassero entrare. Poi finalmente scese le scale. Quello era l’atrio principale, con varie stanze affrescate, marmi e colonnati che le davano come un’impressione di leggerezza. Per qualche gioco di correnti, in quella zona c’era sempre un po’ di brezza, anche in quel momento di grande afa. “Già, sbrighiamoci a portarla su!” Fece Zuzù. “Passiamo dalla scala interna!” “Quasi quasi dopo aver trovato l’intendente me ne torno qui a schiacciare un pisolino”, fu il pensiero tentatore che le balenò in testa. Altro che matasse!
Continua con Zuzù oppure vai dal Segretario. Oppure segui gli altri sigilli: sigillo col toro o donna su animale fantastico.
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