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Paragrafo 4Il cortile era vuoto: faceva troppo caldo, e tutti stavano al coperto, persino la loro amica Ruga, la tartaruga posapiano a cui portavano qualche volta delle foglioline saporite. Una forma tondeggiante si mosse dall’ombra del portico: “Zuzù, proprio te! Vieni un momento!” Era la magazziniera della lana, che riposava seduta sulla soglia del proprio magazzino. Le bambine corsero verso di lei. “Bene, meno male che siete in due, arrivate a proposito!” Disse la donna. “Ieri la Signora mi ha mandato questa, per avere altra lana, pesi e spolette per i tre telai che sono in funzione adesso.” E mostrò loro una rondella d’argilla quasi secca, con su disegnato un telaio. “Attenzione a non toccare i lati! Ci ha messo tre volte il suo sigillo, non rovinate l’impronta!” Le redarguì. Loro guardarono incuriosite (Fig. 2-3). Si vedeva una donna con una gonna bellissima cavalcare uno strano animale, troppo lungo per essere un cavallo. Forse un mostro di quelli delle favole? E chi era la donna? "Io non avevo ieri lana sufficiente qui in magazzino”, continuava la magazziniera, “e anche i pesi sono ancora pochi. Oggi invece mi sono appena entrate diverse misure di lana, e così vi posso infine mandare quel che vuole. Però i pesi non bastano, quindi vi metto questo segno qui, vuol dire che manca qualcosa.” Con un bastoncino appuntito fece un segno su una delle impronte di sigillo. “Bene, ora entrate un momento.” “Ma, magazziniera, non so se ce la facciamo in due a portare tutta quella lana!” “No, certo, però potete cominciare a prenderne un po’ e andare a dire alla Signora che mandasse qualcuno a prelevare il resto!” Zuzù annuì. La donna le caricò tra le braccia diverse matasse di lana già filata, e su mise un sacchetto di tela pieno di pesi, e lo stesso fece con Bri Bri. Avvolse poi la rondella in una pezza umida e diede loro anche quella, da portare alla Signora.
Continua con Zuzù e Bri Bri oppure vai dal Segretario. Oppure segui gli altri sigilli: sigillo col toro o uomo col mantello.
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