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Paragrafo 13L’ufficio era ora un pochino più in ordine. Almeno, erano riusciti a sgombrare il pavimento, a rimettere a posto le pergamene, e a riunire bolle e tavolette in mucchietti ordinati su ogni superficie disponibile. Ora si trattava di vedere, mucchietto per mucchietto, se davvero i documenti andavano insieme, e qual’era la posizione originaria. Il Segretario sbuffò di nuovo, ma questa volta quasi di soddisfazione. Avevano fatto un buon lavoro. Stava per proporre all’aiutante di andare a mangiare un boccone, prima di continuare, quando due bambini si affacciarono alla porta: “Caspiterina!” esclamarono Zuzù e Pim a vedere quella specie di campo di battaglia. “E meno male che non era successo niente!” pensò Zuzù. “Avevo ragione!” Il Segretario tossì imbarazzato: non gli piaceva farsi vedere in tanto disordine, lui, che era l’ordine personificato! “Ragazzi” intervenne l’aiutante, “non dovreste stare qui. Vedete, stiamo mettendo a posto!” “E invece vi dobbiamo dare due cose: ci manda l’Intendente!” esclamò Pim. Zuzù tese il cestino con la tavoletta. Il Segretario la prese, la guardò, e disse: “Ah, bene, l’ultima lista dei recipienti che ci occorrono per la festa”. Si rivolse all’aiutante: “Però meglio conservarla dal capo-magazziniere. Puoi portargliela, per favore?” L’altro prese il cestino e uscì, diretto in fondo all’ala degli uffici. Il Segretario si chinò un poco verso i bambini: “Mi sbaglio o tu sei il figlio del vasaio?” Pim annuì. “Hmm, allora deduco che l’Intendente gli ha dato le sue istruzioni, dico bene?” “Sì, ho sentito che gli diceva quante zuppiere e coppette deve fare per la festa” intervenne Zuzù. “Bene, allora speriamo faccia in tempo! E qual è la seconda cosa per me?” Pim si fece avanti, mostrando il suo grumo d’argilla con l’impronta dei due uomini: “L’Intendente dice che può essere importante e che te la dovevo portare.” Il Segretario s’illuminò tutto: “La bolla che cercavo! E dove l’hai trovata?” “Stamattina presto, qui fuori sotto i pini!” “Ah sì, doveva essere caduta più lontano delle altre!” Il Segretario la unì al mucchietto già pronto. Un vago senso di contentezza s’impadroniva di lui: ora le bolle dei regali erano ventuno, e probabilmente c’erano tutte. “Vi ringrazio molto, ragazzi”, disse. “Questa bolla mi serviva proprio. Vi meritate una ricompensa!” “Oh che bello!” esclamarono i due bambini in coro. “Cosa posso fare per voi?” chiese l’uomo. “Io vorrei imparare come si fa una tavoletta!” fece Pim. “Io vorrei sapere che cosa è successo qui stanotte!” disse Zuzù.
Continua con il Segretario verso la fine della storia o torna da Zuzù. Oppure segui gli altri sigilli: sigillo col toro o donna su animale fantastico o uomo col mantello.
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